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Spese di rappresentanza

Spese di rappresentanza

Ciao e benvenuto nel blog di Escapologia Fiscale, l'unico corso che ti insegna come pagare meno tasse in modo onesto e legale. Se sei qui è perchè probabilmente vuoi sapere quali sono le spese di rappresentanza deducibili, in che misura si possono dedurre le spese di rappresentanza o quando l'iva delle spese di rappresentanza può essere detratta. In questo articolo ti parlerò di un tema che seppur sembri semplice, di fatto nasconde una serie di piccole distinzioni spinose che lo rendono piuttosto complesso.

Molti imprenditori non conoscono affatto i limiti legati alle spese di rappresentanza e non sanno quando tali spese sono interamente o parzialmente deducibili, e quando l’IVA diventa detraibile oppure no.

Spese di rappresentanza: Ammissibilità e limiti

Parto subito con il dirti che ci sono 2 sostanziali fattori da tenere in considerazione:

-   Inerenza della spesa

-   Valore economico della spesa

 

L'inerenza della spesa determina l’ammissibilità della spesa di rappresentanza, cioè il fatto che in fase di redazione del bilancio quella spesa in questione venga immediatamente “bollata” come indeducibile a prescindere dal resto, mentre in base al valore economico della spesa vengono determinati i limiti di deducibilità e detraibilità.

Quali spese di rappresentanza sono ammesse?

Il primo è facile da determinare e potremmo spiegarlo riportando fedelmente il testo contenuto nel Decreto Ministeriale del 19 Novembre 2008 al comma 1, che spiega perfettamente quando una spesa di rappresentanza può essere ritenuta deducibile:

“Sono considerate spese di rappresentanza le spese per erogazioni a titolo gratuito di beni e servizi, effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni e il cui sostenimento risponda a criteri di ragionevolezza in funzione dell'obiettivo di generare anche potenzialmente benefici economici per l'impresa ovvero sia coerente con pratiche commerciali di settore”

Per effetto di quanto sopra, sono considerate spese di rappresentanza:

  • le spese relative a viaggi turistici in occasione dei quali si svolgono attività promozionali relative a beni, prodotti o servizi, oggetto dell’attività dell'impresa;
  • le spese relative a feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione di ricorrenze aziendali o di altre festività o in occasione di inaugurazioni di nuove sedi, uffici e mostre od eventi simili in cui sono esposti i beni e/o servizi dell’impresa;
  • le spese per beni o servizi erogati o distribuiti gratuitamente purché “inerenti” all'attività dell'impresa.

Possiamo pertanto dire che questa descrizione non lascia molto spazio all’interpretazione: Una spesa di rappresentanza è tale se è effettuata con finalità promozionali con l’obiettivo di generare benefici economici per l’impresa.

Se vogliamo commentare ulteriormente però, c’è una parola fantastica in questo comma, che ti posso garantire non esiste in alcune altre Nazioni

, la parola “potenzialmente”. Questo vuol dire che si possono dedurre come spese di rappresentanza anche tutta una serie di spese che poi nella realtà non hanno portato un vero e proprio beneficio all’azienda.

Immagina quanti pranzi di lavoro fai con i tuoi potenziali clienti che poi di fatto non si trasformano in tali…tutti quei pranzi o quelle cene, o quelle cose che acquisti per loro, sono deducibili dal tuo utile d’impresa.

 

Ovvio che lo stesso comma inserisce anche la parola “ragionevolezza”, ciò vuol dire che se il 20% del tuo fatturato se ne va con le spese di rappresentanza…l’Agenzia delle Entrate in fase di controllo della tua contabilità potrebbe farti qualche domanda in più…ma per questo trovi risposta nel mio corso Escapologia Fiscale.

Quanto è possibile dedurre o detrarre dalle spese di rappresentanza?

Parlando invece del valore economico della spesa che determina la deducibilità e detraibilità del bene, introduciamo un altro termine che prendiamo dal medesimo decreto ministeriale 19 novembre 2008, finito sulla gazzetta ufficiale in data 15 Gennaio 2009:

“plafond di deducibilità”

 

Questo termine determina l’importo massimo complessivo che un’azienda può dedurre quale “costi di rappresentanza” dal suo imponibile. Tale plafond è determinato in base al volume di fatturato dell’azienda ed è stato proprio recentemente innalzato.

A partire dal 01/01/2016, le soglie per la deduzione integrale nell’esercizio in corso delle spese di rappresentanza è così determinato:

  • 1,5% dei ricavi e proventi fino a 10 milioni di euro
  • 0,6% dei ricavi e proventi per la parte eccedente 10 milioni e fino a 50 milioni di euro
  • 0,4% dei ricavi e proventi per la parte eccedente 50 milioni di euro.

Questo vuol dire che se la tua azienda fattura 1.000.000€, tu potrai dedurre al massimo 15.000€/anno di spese di rappresentanza.

 

Sempre in base al valore economico della spesa si determina l’applicazione della disciplina IVA, ma che approfondiremo in un secondo articolo perché prevede ulteriori differenziazioni.

Per completare questo argomento c'è solo una piccola precisazione da fare e riguarda le spese di vitto e alloggio per l'ospitalità dei clienti, tali spese di pubbliche relazioni infatti, seppur rientranti nella categoria di rappresentanza, sono fiscalmente deducibili al 75% e non al 100%...

...Non chiedetemi perchè, è decisamente una disfunzione del sistema...

Per concludere c'è da fare però un ulteriore precisazione, ci sono tutta una serie di spese che di fatto possono essere ricondotte a spese di rappresentanza perché rispecchiano fedelmente quanto previsto al comma 1 del DM 19/11/2008, ma che non concorrono al calcolo del plafond di cui sopra.

Hai mai sentito parlare di “omaggi e regalie”?

 

Non voglio dilungarmi troppo, ma ti voglio semplicemente spiegare che tutte le spese di rappresentanza il cui valore è pari o inferiore a 50€ (iva compresa) NON concorrono alla costituzione del plafond di deducibilità.

 

Questo vuol dire che se la tua azienda fattura anche solo 300.000€, ma ha 15.000€ di spese di rappresentanza costituite da “voci” di valore inferiore ai 50€, può comunque integralmente dedurle.

 

Ci sono ovviamente tutta una serie di ulteriori dettagli da sviscerare e soprattutto capire COME riportare queste spese di rappresentanza nel bilancio e come GIUSTIFICARLE nella contabilità per renderle fiscalmente INATTACABILI al 100% in fase di controllo.

 

Bene, la buona notizia è troverai questo “come” perfettamente dettagliato nel segreto #22 del mio corso Escapologia Fiscale e potrai scaricare in formato editabile la nota spese inattaccabile dal fisco che uso per le mie aziende.

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#EscapologiaFiscale=Conoscenza

 

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