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Prelievi e versamenti 2020: cosa cambia quali sono i nuovi limiti ai prelievi e versamenti di contanti

Prelievi e versamenti 2020: cosa cambia quali sono i nuovi limiti ai prelievi e versamenti di contanti

Se ti rechi allo sportello o al bancomat per ritirare denaro, lo sai che esiste un limite ai prelievi in contanti? Purtroppo non tutti lo sanno e commettono un grave ma questi limiti nascono per contrastare l’evasione fiscale e dall’applicazione della normativa sull’antiriciclaggio.

Molto spesso in tutto ciò, oltre a queste iniziative di contrasto, c’è sempre la mano del tuo socio occulto: il Fisco, che lavora per evitare le sempre più comuni reati di evasioni fiscali.

Il Decreto Fiscale 193/2016 ha introdusse dei nuovi limiti ai prelievi di contanti su conto corrente per le imprese e gli artigiani. Le novità furono tante, in questo articolo racchiudo come si sono evolute le norme sui prelievi dei contanti dal 2018 al 2020, i nuovi limiti alle operazioni sui conti correnti bancari e postali che, se non rispettati, faranno scattare le segnalazioni che potrebbero poi portare a controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate. Nulla cambia invece per i limiti nei versamenti di contanti: ma attenzione ai versamenti di somme ingenti. Anche in questo caso potrebbero dare luogo a controlli fiscali.

 

Limiti ai prelievi di denaro contante

Nel 2018 era così:


Prelevare denaro contante dal proprio conto corrente bancario o postale ebbe nel 2018 dei nuovi limiti. In particolare fu  possibile prelevare un massimo di 1.000 euro al giorno, oppure un massimo di 5.000 euro nel corso del mese. Oltre tale soglia, scatteva in automatico una segnalazione, e potevano arrivare i controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate, che sarebbe intervenuta richiedendo la documentazione che giustificasse tali prelievi extra limite. E se il giustificativo non veniva fornito? In questo caso si potevano applicare delle sanzioni per aver sforato nei limiti di prelievo. I prelievi sotto tali limiti (1000 euro giornalieri e 5000 euro mensili) restarono liberi da vincoli o controlli di alcun tipo.

E nel 2020?

Devi sapere che esiste una netta distinzione tra soggetti privati e tu che fai impresa (poi capirai il perché). Se fai impresa e ti rechi in banca o posta a prendere soldi sappi che puoi prelevare massimo:

  • 1.000 euro al giorno oppure

  • 5.000 euro nel corso del mese. 

 

Oltre tale soglia, scatterà in automatico una segnalazione e di conseguenza, in qualsiasi momento, potranno arrivare i controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate, la quale vorrà sapere dove stai destinato questi prelievi extra limite. E se non sai fornire la giustificazione (sembra di stare a scuola) potranno essere applicate delle sanzioni per aver sforato nei limiti di prelievo. 

Se prelievi, invece, sotto tali limiti (1000 euro giornalieri e 5000 euro mensili) non sarai mai soggetto a nessun tipo di controlli.

In sintesi, sul versante prelievi contanti, anche nel 2020 rimangono le stesse limitazioni.

 

 


Soglie di prelievo: a chi si applicavano nel 2018?


I limiti di prelievo di denaro contante si applicavano unicamente a tutte le imprese, imprenditori, commercianti o comunque titolari di attività economiche. Invece le soglie di prelievo, non venivano applicate ai privati alle persone fisiche nè a tutti i professionisti. Nel loro caso l'esclusione fu dettata dalla sentenza della Corte Costituzionale 228/2014 che li rese estranei a queste limitazioni su prelievi e pagamenti. Le nuove soglie non si applicano ovviamente ai lavoratori dipendenti, che sono esentati dai controlli fiscali sui prelievi, ma non dai controlli sui versamenti, di cui ti spiegherò meglio nei prossimi paragrafi.

Applicazione dei limiti: nel 2020 vale per tutti?

 

I limiti di prelievo di denaro contante si applicano unicamente a tutte le imprese, imprenditori, commercianti o comunque titolari di attività economiche.

Questo limite non trova neanche nel 2020 applicazione tra i soggetti privati (quindi se fai attività d’impresa, ma hai un altro conto per uso familiari, sullo stesso non verranno mai applicati questi limiti)

I limiti non valgono anche nel 2020 nemmeno per i professionisti classificati, da Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione, per quanto attiene alla tenuta della contabilità, come dei privati. Questo perché il professionista, a differenza di chi esercita un’attività commerciale non è obbligato a tenere la contabilità separata e quindi può attingere a quei soldi per uso personale (fare la spesa, ad esempio). Insomma, non deve aggiustare la destinazione del cash prelevato in banca.

Le nuove soglie non si applicano, mi pare ovvio, ai lavoratori dipendenti, che sono esentati dai controlli fiscali sui prelievi, ma non dai controlli sui versamenti, di cui ti spiegherò meglio nei prossimi paragrafi.

 


Perché sono stati introdotti limiti ai prelievi?


Il Decreto Fiscale 193/2016, inserendo tali limitazioni sui prelievi di denaro contante, si prefigge l'obiettivo di combattere l'evasione fiscale, che nel nostro paese è purtroppo ancora troppo diffusa. Secondo il Fisco, prelievi di denaro oltre le soglie limite e senza che ne venga giustificato l'utilizzo, farebbero presumere un'evasione fiscale vera e propria. Quindi la somma eccedente potrebbe essere considerata come ricavo e dunque come reddito non dichiarato, da assoggettare a tassazione. Ovviamente tutto questo dovrà poi essere dimostrato e contestato puntualmente in commissione tributaria, ma come siamo ormai abituati, l’Agenzia delle Entrate spara, qualche contribuente poco avvezzo al contenzioso e disposto a pagare le sanzioni senza far valere le proprie ragioni, lo si trova sempre... Dal punto di vista giuridico il superamento di tali limiti imposti non integra una violazione penale, dunque non si commette alcun reato. 

 

Versamenti 2020: quanto puoi versare?

 

Il decreto fiscale collegato alle Legge di Bilancio 2020 è intervenuto per introdurre nuovi limiti all’utilizzo del contante:

  • fino al 30 giugno 2020 resterà in vigore il limite a 3.000 euro;

  • dall’1 luglio 2020 il limite scenderà a 2.000 euro;

dall’1 gennaio 2022 il limite scenderà ulteriormente a 1.000 euro.

Sei libero di versare sul tuo conto corrente somme anche superiori ai 3.000 euro contanti, perché il limite previsto per l'utilizzo di denaro contante non si applica ai rapporti bancari. La stessa non può rifiutarsi di procedere al deposito di somme anche ingenti. 

Ovvio, però, che l’Agenzia delle Entrate potrà eseguire in ogni momento indagini bancarie a campione. La norma sui versamenti si applica indifferentemente alle persone fisiche, imprenditori o professionisti, senza alcuna distinzione. Dunque non ci sono limiti ai versamenti di denaro contante, ma le indagini finanziarie sono sempre possibili, nei confronti di chiunque.

Norme, strette e limiti per contrastare le più frequenti operazioni di evasione fiscale. Niente di più sbagliato, perché per pagare meno tasse non è necessario evadere, ricorrere a operazioni altamente rischiose. Necessario è, invece, conoscere le giuste strategie per ridurre il carico fiscale che, vista la situazione di ora, si prevede saltato per i prossimi anni.

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