L’Italia è un paese complesso e ancor di più il nostro sistema tributario, tant'è che le norme fiscali e le tasse sono infinite da rendere impossibile anche un semplice pagamento.
Si, hai capito bene, ho parlato di Tasse. Perché nella sua complessità, noi contribuenti abbiamo deciso di generalizzare - con il termine Tasse - tutto quello che paghiamo allo Stato. In realtà, però, abbiamo tasse, imposte e contributi e se non sai fare la distinzione come puoi pretendere di ridurre il carico fiscale della tua impresa?
Tasse, imposte o contributi: cosa sto pagando?
Per ridurre il carico fiscale, però, è importante non generalizzare: devi sapere che, nel nostro ordinamento, i tributi, possono essere suddivisi in 3 categorie:
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Tassa: è un un corrispettivo che paghi per un determinato servizio reso da un ente pubblico a te (che può essere, ad esempio, la Regione o il Comune). Sei tu a chiederlo espressamente e a trarne beneficio. L’esempio per eccellenza di questo tipologia di tributi è il «ticket», pagando il quale, ottieni una prestazione sanitaria.
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Imposta: in questo caso si tratta invece del denaro che ti viene prelevato coattivamente (qualora tu abbia un reddito) dall’ente pubblico, per l’erogazione di servizi generali, dunque non correlato ad una specifica prestazione.
Lo Stato sostiene infatti delle spese per offrire servizi quali: realizzazione e gestione di infrastrutture, organizzazione delle istituzioni pubbliche, pubblica istruzione, pubblica sicurezza, assistenza sanitaria, difesa e così via. L’imposta è lo strumento attraverso il quale i cittadini coprono tali spese.
L’imposta, a sua volta, si divide in 2 categorie:
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Contributo: anche qua si tratta di un prelievo coattivo di ricchezza a carico di determinati soggetti (che puoi essere tu), per il fatto che trai (o dovresti trarre), un vantaggio, diretto o indiretto, da determinati servizi pubblici, anche senza che se non li hai richiesti.
Gli esempi più classici sono i pagamenti Inps (Previdenza Sociale) e Inail (Assicurazione per gli Infortuni sul Lavoro).
Si tratta di contributi - permettimi di dirlo - che tendenzialmente finiscono in 2 pozzi senza fondo dai quali, se non hai altre forme di assicurazione private (fondo pensione privato più assicurazione infortuni privata) molto probabilmente non otterrai alcun vantaggio futuro.
Ora non ti sto a dire tutte le tipologie di imposte e contributi esistenti nel nostro sistema tributario - in linea di massima sono queste le categorie più significative - ma mi limito a farti capire la differenza tra tutt’e due.
Si, ma come riduco il carico fiscale?
Adesso che conosci la differenza, hai capito dove devi intervenire per ridurre il carico fiscale ed evitare di versare nelle casse dello Stato oltre il 60% di quello che produci?
Quando ti lamenti che il carico fiscale sulla tua attività è elevato - che tu sia titolare di una ditta individuale o di una srl - devi sapere che, la parte dove devi intervenire, è quella delle imposte e quella contributiva.
Ma per fare questo, sai da dove devi iniziare?
Devi conoscere gli obiettivi della tua azienda, quelli personali, quelli familiari e, in base a questi, utilizzare tutti gli strumenti di risparmio fiscale messi a disposizione dal nostro sistema tributario.
Nonostante sia complesso, il nostro sistema tributario è composto da una serie di normative che - se usati nel modo giusto - ti permettono di ridurre il carico fiscale ed abbassare il più possibile quel 64% che stai versando ora.
E tutto questo in cosa si traduce? Quello risparmiato lo puoi dedicare a te e alla tua famiglia.
Non farti mettere le mani in tasca dal Fisco, utilizza i giusti metodi - ONESTI e LEGALI - per ridurre il carico fiscale: li trovi tutti nel mio manuale: Scarica il corso da qui.
P. S. Il manuale include anche una CONSULENZA OMAGGIO con un esperto del risparmio fiscale. Valuta tu se è un buon investimento, da fare oggi, per vivere meglio in futuro.