La tecnologia è uno strumento di comunicazione che ormai utilizzi per dialogare con gli amici o per lavoro frequentemente. Non utilizzarla con cautela, può costarti caro: i poteri nelle mani della Guardia di finanza sono infiniti. 

Ora potrà - tranquillamente - utilizzare messaggi, sms, email e chat per verificare se sei o un evasore o - in generale, infrangi la legge. 

Che valore può avere un sms?

Difendersi da uno Stato sempre più dittatoriale sarà difficile: la facoltà di controllare anche sms e chat gli dà maggiore forza. Lecito domandarsi:

• ma che valore può avere un semplice sms nella lotta all’evasione? 

Ebbene si, proprio quei messaggini che mandi - ormai di continuo per lavoro o per amicizia - con il tuo cellulare possono farti passare guai.

Sembrerà una cosa banale, ma devi sapere che per i Giudici - e la giurisprudenza in generale - l’sms sta acquisendo sempre valore probatorio. Un sms sbagliato - sostanzialmente - se ben verificato ti può mandare fino in galera perché i reati tributari - presto o tardi - saranno paragonati a veri reati di mafia.

Nella lotta all’evasione - la Guardia di finanza - segue l’orientamento della Corte di Cassazione: 

• l’sms contiene il ritratto di un fatto realmente accaduto o di un dato che ha piena rilevanza giuridica, per cui è una prova che può essere utilizzata in fase di processo tributario nel momento in cui non hai alcun potere di difesa. 

Occhio: non solo l’sms finisce sotto assedio

Ma non solo gli sms: visto che la tecnologia è ormai all’ordine del giorno per comunicare, anche le e-mail giocano un ruolo importante. A dirlo è sempre la Suprema Corte:

• «il messaggio di posta elettronica (cd. e-mail) costituisce un documento elettronico che contiene la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti che, seppure privo di firma, rientra tra le riproduzioni informatiche e le rappresentazioni meccaniche e, pertanto, forma piena prova dei fatti e delle cose rappresentate se colui contro il quale viene prodotto non ne disconosca la conformità ai fatti o alle cose medesime».

In pratica - come avviene per gli sms o altre tipologie di messaggi elettronici - anche le mail possono essere usate come prove contro di te nell'ambito di un'indagine per reati tributari. 

Difendersi sarà sempre più difficile

Ovviamente ad ogni accusa - per fortuna - viene previsto anche il diritto di difesa. 

Per far cadere la mail come prova, devi allegare un altro elemento di prova che rigetta tutto ciò che è contenuto nella mail. Così da poter attestare che tra mail e realtà non esiste alcuna corrispondenza. 

La lotta all’evasione - come previsto dalla bozza di manovra e dal decreto fiscale - sarà sempre più serrata e la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. Ad esempio - in fase di accertamento - anche un floppy disk contenente documenti extracontabili e movimentazioni bancarie personali, ma che sono riconducibili alla società accertata, assume un ruolo probatorio.

Anche se ancora non esiste un indirizzo giurisprudenziale, tutti gli elementi ottenuti - in fase ispettiva - possono essere utilizzati come elementi probatori per incastrarti. 

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