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Il Blog di Escapologia Fiscale

Piano d’accumulo o TFM? Quale ti fa risparmiare più tasse?

Piano d’accumulo o TFM? Quale ti fa risparmiare più tasse?

Molto spesso, gli imprenditori nell’interagire con la banca si sono visti sottoporre piani di accumulo, polizze vita, piani previdenziali e cose simili da sottoscrivere.

 

A volte capita che la banca chieda di sottoscrivere questo tipo di prodotti, tra il bancario e l’assicurativo, quando l’azienda è in procinto di ottenere un nuovo affidamento o una linea di credito e di fatto si è costretti ad accettare, altrimenti la pratica non viene deliberata.

 

Questo succede a chiunque, anche all’imprenditore disinibito che coglie, però, l’occasione di dover sottoscrivere questi piani “consigliati/obbligatori” per abbattere ulteriormente l’imponibile aziendale.

La banca, come hai capito, approfitta del momento di “debolezza” e ti appioppa un piano d’accumulo o una cosa del genere che molto spesso conviene più a lei che a te.

(ne parlai qui, quando la banca ti fa il PAC ricordi?)

 

A dire il vero molti di loro lo fanno anche se non sono obbligati, scegliendo però con il broker giusto la compagnia migliore per farlo, perché l’assicuratore è l’unico che fa veramente gli interessi del cliente potendo scegliere tra decine di compagnie diverse invece che dover per forza vendere la propria.

 

 

Se ai dipendenti spetta il TFR, all’imprenditore cosa spetta?

 

Molti imprenditori utilizzano piani di accumulo per abbattere il proprio carico fiscale e per pensare anche al proprio futuro. Altri invece si chiedono molto esplicitamente: ”Quando i miei dipendenti andranno via da questa azienda riceveranno il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), ed io? Cosa spetta a me? Se non mi occupo io della mia liquidazione, chi ci penserà?”

Pertanto, se all’imprenditore spetta il TFR, all’imprenditore spetterà il TFM (Trattamento di Fine Mandato). Si tratta dell’indennità che può essere riconosciuta agli amministratori delle società, in fase di cessazione del rapporto di lavoro.

Praticamente così come avviene per qualunque lavoratore dipendente, anche gli amministratori di una Srl possono vedersi garantita una somma di denaro da percepire alla fine del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.

 

Parliamo di un trattamento che, a differenza del TFR, non è assolutamente obbligatorio, ma che viene utilizzato solo dagli imprenditori che noi definiamo “disinibiti”.

2 motivi per utilizzare il TFM

E viene utilizzato anche da quelli che non si preoccupano così tanto del futuro. Questo per 2 motivi di natura fiscale:

  1. è un accantonamento che può essere integralmente dedotto dall’imponibile aziendale, come se fosse una voce di spesa per l’azienda, al pari del TFR dei dipendenti;
  2. non essendo regolamentato dalla legge, non c’è un limite annuo per tale accantonamento e la sua determinazione è tendenzialmente libera, dovendo rispettare solamente il vincolo implicito di ragionevolezza. Può anche variare di anno in anno, in base all’andamento dell’azienda ad esempio.

Spiegato questo, è fondamentale chiarire che come per tutte le cose c’è un modo giusto e uno sbagliato di fare le cose. Infatti, l’utilizzo del TFM non è semplice come può sembrare, le insidie sono davvero dietro l’angolo.

 

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