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Il Blog di Escapologia Fiscale

La casa in affitto è un benefit o un costo aziendale?

La casa in affitto è un benefit o un costo aziendale?

Prima di rispondere a questa domanda è doveroso spiegare cosa si intende per fringe benefit o anche detti benefici accessori.

 

I fringe benefit sono tutti quei beni e servizi concessi dal datore di lavoro, come forma di retribuzione complementare, e possono essere:

 

  • l’auto aziendale

  • il cellulare

  • i buoni pasto

  • l’alloggio

  • le cessioni di di prodotti aziendali a condizioni di favore

  • le polizze assicurative sulla vita

  • i servizi di educazione e istruzione.

 

La tassazione è specifica per ogni beneficio accessorio in funzione dell’uso dello stesso.

 

Ora che hai compreso cosa sono i fringe benefit, posso soffermarmi sul segreto numero 11 del mio corso di Escapologia Fiscale.

 

Immaginiamo che, tu, imprenditore hai la sede legale della tua società a Torino, ma, tutti i tuoi incontri di lavoro e quindi i tuoi affari si concentrano su Milano.

 

Chiaramente sei costretto a spostarti spesso, quindi a restare dei giorni a Milano, e in alcuni casi anche dei mesi consecutivi. Hai famiglia a Torino e questo ti impone di tornare tutte le settimane a casa ma dopo un anno in cui hai fatto il pendolare, albergando sempre nello stesso Hotel, sei stanco.

 

Vuoi una casa, anche se piccola, dove poter vivere nelle settimane in cui ti trovi a Milano. L’opzione migliore in questo caso, è quella di affittare un appartamento a nome della tua società, e non a tuo nome personale.

 

In questo modo i costi legati all’immobile in affitto, dal canone della locazione alle spese di gestione e conduzione, sono a carico della società.

 

Come fai a non classificare l’abitazione in affitto come un fringe benefit per te?

 

Qui arriva il difficile. Gli imprenditori spesso aprono una sede operativa presso la CCIAA di competenza e si trasferiscono nell’immobile, creando così un illecito.

 

Il passo, dal trascorrere qualche giorno nella casa in affitto al trasferirsi completamente è davvero breve.

 

A questo proposito, la norma afferma che:

 

Sono interamente deducibili le spese relative a fabbricati utilizzati da addetti:

 

- in trasferta temporanea (per la durata della trasferta);

 

- che hanno trasferito la residenza anagrafica per esigenze di lavoro nel Comune in cui svolgono l’attività, per il periodo di imposta del trasferimento e per i due anni successivi.”

 

Di conseguenza il contratto di locazione è intestato direttamente all’azienda che sta prendendo in affitto tale immobile ad uso dei propri dipendenti.

 

Così facendo hai due possibilità:

 

  • usare l’immobile per un numero non superiore a 3 anni, trasferendoci quindi la tua residenza

  • utilizzare l’appartamento all’infinito, senza trasferire la tua residenza, dimostrando poi che quell’appartamento non è di tuo utilizzo esclusivo.

 

Questa seconda opzione potrebbe non farti dormire sereno però. Sai benissimo che i controlli sono sempre dietro l’angolo, e dover dimostrare che non vivi nell’appartamento se per caso apri la porta in pigiama, la vedo dura.

 

Vuoi dormire sereno nel tuo appartamento a Milano, senza cambiare la tua residenza ma usufruendo della deduzione integrale dell'affitto per i lavoratori fuori sede?

 

Scopri come: Clicca QUI e scarica il mio corso

 

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